Lidio Delfini
Chef Executive
L'arte nella cucina
Rassegna Stampa
Ristorazione Romana (Ottobre/Novembre 1986)spice! (Febbraio 2003)
Capital (Marzo 2003)
Roma La rivista della capitale (giugno 2003)
EXTRA (ottobre 2003)
Fuoricasa (Dicembre 2003)
Corriere della Sera (19 Marzo 2004)
Latina Oggi (20 Marzo 2004)
Corriere dell'Umbria (11 Febbraio 2005)
Il Quaderno delle Ricette dei Grandi Chef
Corriere di viterbo (24 Novembre 2006)
Corriere dell'Umbria (Venerdì 11 Febbraio 2005)
Presi per la gola a San Valentino
di Stefania Chianella
E torna San Valentino... Il santo, festeggiato il 14 febbraio, giorno del suo martirio, fu decapitato e sepolto nei pressi di Terni perché si rifiutava di sacrificare agli idoli. Ma perché è il protettore degli innamorati? La leggenda racconta che San Valentino, un giorno, sentendo bisticciare due giovani fidanzati andò loro incontro tenendo in mano una bel la rosa. Egli donò alla coppia il fiore e spiegò loro il senso dell’amore tra un uomo e una donna e l’armonia tra i due tornò come e più di prima. Da allora viene festeggiato come il santo degli innamorati. In realtà questa ricorrenza suscita pareti tra loro contrastanti, c’è chi da tempo pensa al regalino da fare all’amato e c’è chi la snobba un p0’ perché la giudica obsoleta e “commerciale”. In verità crediamo che una bella cenetta a lume di candela accanto alla persona che si ama o che si vorrebbe conquistare non la disdegna nessuno. Ed è proprio quello che propone a Terni, città di San Valentino, l’Hotel Valentino, appunto, e più precisamente “La Fontanella”, il ristorante annesso. Musica dal vivo di sottofondo, un ambiente appena ristrutturato in un elegante stile moderno, con pavimento in marmo nero, in acciaio e soffitto in legno, e prelibatezze a non finire. Lidio Delfini, da due anni direttore del complesso che si trova proprio al centro della città valentiniana, ci parla di come dopo anni di esperienza nel Food & Beverage, sia approdato a Terni con un suo allievo, Alessandro Pompei, lo chef trentaduenne del ristorante. Alessandro sta lavorando per dare un impronta originale, ma anche solida alla cucina del ristorante “La cucina che proponiamo - ci dice Delfini - è quel la tradizionale umbra legata al territorio, lo chef predilige l’uso di prodotti di stagione e ha particolare riguardo per le cotture, così da non alterare le caratteristiche nutrizionali e organolettiche del prodotto stesso Per la sera di San Valentino, si comincia con una serie di stuzzichini di paste fatte in casa e un rotolo di farina di farro con ricotta e un trito di basilico profumato. A seguire un millefoglie di pasta all’uovo con fonduta di tartufo nero, prodotto umbro ir rinunciabile sulla tavola degli innamorati, e gnocchetti di patate al ragù di anatra, affumicata personalmente dallo chef. Per secondo un piatto davvero appetitoso servito con un tortino di patate: il medaglione di vitello in crosta di melanzane e caciotta umbra, altro delicato prodotto del territorio. E per finire la terrina al frutto della passione con cuore di cioccolato e salsa di menta. Simile ad una bavarese, viene offerto monoporzione con il cioccolatino fatto in casa che troviamo fuso all’interno. Non essendo quest’ultimo, un dessert particolarmente facile da eseguire, abbiamo scelto in alternativa di proporre agli innamorati un semplice dolce al cioccolato a cui si può dare, fantasia piacendo, una bella forma a cuore. Ecco come si fa: montate a neve gli albumi di 3 uova e tenete da parte. Mescolate i tuorli con 150 gr. di zucchero e sciogliete a bagnomaria 150 gr. di cioccolato fondente con 120 gr. di burro. Aggiungete ai tuorli e incorporare 320 gr di farina, 1 bicchiere di latte, 1 bustina di lievito e in ultimo gli albumi montati a neve versate in una teglia imburrata e cuocete 45 minuti a 180°C.
Vi assicuriamo un risultato soffice e squisito e ... buon San Valentino.
Rassegna Stampa.
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