Lidio Delfini
Chef Executive
L'arte nella cucina
Rassegna Stampa
Ristorazione Romana (Ottobre/Novembre 1986)spice! (Febbraio 2003)
Capital (Marzo 2003)
Roma La rivista della capitale (giugno 2003)
EXTRA (ottobre 2003)
Fuoricasa (Dicembre 2003)
Corriere della Sera (19 Marzo 2004)
Latina Oggi (20 Marzo 2004)
Corriere dell'Umbria (11 Febbraio 2005)
Il Quaderno delle Ricette dei Grandi Chef
Corriere di viterbo (24 Novembre 2006)
Fuoricasa - Dicembre 2003
Milano capitale? Sì, ma del blues...
Bruciando la concorrenza di Parigi e Londra, la prima realtà europea affiliata al mitico locale statunitense nasce nella città lombarda. In programma anche jazz, latin, musica italiana d’autore.
di Sandra Borghi
L’Isola, storico e popolare quartiere della vecchia Milano, si va sempre più caratterizzando per la vivacità delle nuove iniziative. Accanto alle botteghe dei vecchi artigiani sono nati locali, laboratori, show room, studi di artisti che hanno trasformato il quartiere dall’antica anima popola re in zona emergente e trendy.
Le radici sono africane
Non a caso proprio nel cuore dell’Isola ha aperto la sede milanese del Blue Note, il leggendario club del Greenwich Village di New York, tempio della musica jazz internazionale. Il locale è l’ultimo nato dopo quello di Las Vegas e i quattro del Giappone, tutti gestiti con la formula dell’affiliazione, ed è il primo in Europa. Il club prende il nome dalla “blue note”, la nota abbassata di un semitono tipica del blues e del jazz, nata dall’incrocio tra i canti degli schiavi afroamericani e i cori gospel del sud. Il progetto ha comportato la demolizione del fabbricato preesistente e la ricostruzione integrale del locale, che ha una capienza di 300 posti, di cui 250 a sedere. Un ampio spazio si apre dopo l’ingresso, dove do mina il blu in varie sfumature. Un grande lucernario al centro della sala, con travi in acciaio, crea una suggestione che si fa più intensa quando il blu della notte filtra e le piccole luci del soffitto simulano un cielo stellato. La programmazione artistica, curata in collaborazione con il network BlueNote, garantisce un’offerta di qualità, che, oltre al jazz internazionale, si apre a contaminazioni musicali quali il blues, il contemporary jazz, il crossover, il latin e brasilian, il rhythm and blues e anche la musica italiana d’autore (il lunedì). Seguendo la formula newyorkese, gli artisti si esibiscono per due concerti a sera, con inizio alle 21 e alle 23.30. Prima di ogni spettacolo è possibile cenare. Il costo del biglietto, per il solo concerto, varia dai 20 ai 30 euro. In occasione del secondo spettacolo e per quello domenicale delle 18 è previsto uno sconto del 30% per gli “under 26”.
Qualità ed efficienza
Anche il brunch della domenica, pensato per le famiglie, è accompagnato da musica live. La linea di cucina del Blue Note Milano è stata impostata da Lidio Delfini (Luigi Porta è lo chef operativo), che ha accettato la sfida di coniugare la qualità dell’offerta culinaria con l’esigenza di un servizio rapido ed efficiente, per rispettare l’esibizione degli artisti.
Rassegna Stampa.
leggi